Domanda:
Come si manifesta una necrosi?
MichelaD
2007-02-11 05:34:03 UTC
chiamata più comunemente cancrena, provocata da una ferita ormai cicatrizzata
Sette risposte:
odoacre
2007-02-11 06:20:43 UTC
In presenza di necrosi il tessuto o la zona interessata appaiono di colore scuro,mentre la zona stessa appare fredda al tatto,maleodorante e priva di sensibilità,in genere si sviluppa su una ferita o un intervento chirurgico infettati e viene chiamata gangrena umida..
J.D.
2007-02-11 13:43:58 UTC
La necrosi è un'area di tessuto che, per svariate cause, va incontro a morte cellulare. Si manifesta con imbrunimento della parte (Diventa praticamente nra), gonfiore INTORNO all'area di necrosi, e cattivo odore.Quando intervengono anche i batteri che danno la gangrena, allora l'odore diviene nauseabondo.

Non è possibile salvare al parte che è andata in necrosi, anzi bisogna asportarla al più presto perchè altrimenti le tossine prodotte fanno andare in necrosi anche le aree circostanti, e a lungo andare ( stiamo parlando di pochi giorni) si può andare incontro a morte per setticemia e autointossicazione.

P.S. Le aree andate incontro a necrosi non fanno mai male, sono morte. E' la regione circostante che causa dolore, a causa dell'infiammazione dei tessiti sani.

P.P.S.S. Le aree di tessuto cicatrizzate non vanno in gangrena spontaneamente, una cicatrice è un tessuto vitale. La necrosi è tutta un'altra cosa.........
Dr.°Maryjsoul®[AJO']Sarda
2007-02-13 08:48:08 UTC
Un arto o un organo necrotico sarà circondato da un'area di infiammazione purulenta e color rosso vivo,la parte necrotica sarà nera e con un caratteristico odore di carogna morta (a causa del pus e della decomposizione dei tessuti)

A carico dell'organismo si avranno segni di grave infiammazione quali la febbre molto alta e si potrà andare incontro a morte da shock settico a causa della diffusione dell'infezione a tutto l'organismo.

Generalmente quando c'è una necrosi, piccola o grande che sia,questa va tolta accuratamente con tecniche chirurgiche e poi la ferita va ben ripulita.

Nel caso in cui qst nn si possa fare,l'arto (se possibile) va amputato x salvare la vita al paziente.
mrprotz
2007-02-12 23:47:16 UTC
quando senti un puzzo come di gatto morto lasciato dentro un sacchetto della coop al sole d'agosto per 4 giorni...quella è la cancrena...
winginny2000
2007-02-11 13:39:20 UTC
necrosi





complesso di alterazioni che determinano la morte di un gruppo di cellule o di parte di un tessuto o di un intero organo, che rimangono in continuità con le altre parti viventi dell’organismo. L’evoluzione della necrosi si manifesta con una infiammazione a carattere suppurativo attorno al focolaio necrotico, la quale tende a staccare (per eliminarlo) il tessuto morto da quelli vicini sopravviventi, ed è detta perciò infiammazione delimitante. Segue la formazione di un tessuto di granulazione, che colma le perdite di cellule e tessuti e si trasforma da ultimo in connettivo cicatriziale. Quando la parte necrotica non può essere eliminata perché è situata profondamente, può venire separata dai tessuti vivi circostanti e incapsulata per mezzo di una solida barriera fibrosa dalla stessa infiammazione delimitante, seguita dalla formazione di connettivo. In questi casi il materiale necrotico o va incontro alla colliquazione, così che ne risulta una formazione cistica, oppure più di frequente diviene sede di deposito di sali di calcio (calcificazione). Le cause della necrosi si distinguono in dirette e indirette: al primo gruppo appartengono i traumi (compressione, schiacciamento, spappolamento di tessuti); l’azione del freddo e del caldo oltre i limiti tollerabili (congelamenti, scottature); quella dei raggi Roentgen e del radio (radiodermiti ulcerose); le forti scariche elettriche; l’azione tossica di molte sostanze organiche e inorganiche e dei veleni prodotti da alcuni microrganismi patogeni. Cause indirette di necrosi sono le gravi ischemie permanenti e l’interruzione dell’innervazione; a questi fattori sono dovute le necrosi da decubito, riscontrabili nelle zone soggette a compressione e a lievi traumi in malati che presentano lesioni distruttive dei centri nervosi o dei nervi periferici.
2007-02-11 13:52:30 UTC
La necrosi (in Greco Νεκρός = morte) è il nome dato alla morte non programmata di cellule e tessuti viventi (contrapposta

all'apoptosi, la morte programmata delle cellule). Le possibili cause di necrosi sono molte: ferite, infezioni, cancro, infarto, infiammazione e così via.

Morfologicamente esistono quattro tipi distinti di necrosi:

* Necrosi coagulativa: si verifica di solito in un ambiente povero di ossigeno. La forma delle cellule si conserva dopo la loro morte e può essere osservato con un microscopio (come nell'infarto del miocardio e della milza)

* Necrosi liquefattiva: avviene con distruzione delle cellule e formazine di pus (come nella polmonite)

* Necrosi grassa: è causata dall'azione degli enzimi lipasi sui tessuti grassi (come nella pancreatite acuta)

* Necrosi fibrinoide: è causata da danni vascolari immuno-mediati. Si distingue per i depositi di materiale proteico simile alla fibrina sulle pareti delle arterie, che appaiono macchiate ed acidofile al microscopio ottico.

Un quinto tipo è la necrosi caseosa, un misto di necrosi coagulativa e liquefattiva (per esempio nella tubercolosi).



La cancrena è un processo di necrosi caratterizzato dalla morte o dalla distruzione di una massa di tessuti, conseguenti a infezioni, traumi o ad alterazioni dei vasi sanguignie dei nervi. La cancrena può essere secca,umida o gassosa. Nella cancrena secca prevale l'evaporazione dei processi litici. Nella cancrena umida prevalgono i processi colliquiativi. La cancrena gassosa dipende dai germi anaerobi; essendo questi capaci di produrre grandi quantità di anidride carbonica, è più facile la dissociazione dei tessuti e viene quindi facilitata la diffusione del processo.





NECROSI:

complesso di alterazioni che determinano la morte di un gruppo di cellule o di parte di un tessuto o di un intero organo, che rimangono in continuità con le altre parti viventi dell’organismo. L’evoluzione della necrosi si manifesta con una infiammazione a carattere suppurativo attorno al focolaio necrotico, la quale tende a staccare (per eliminarlo) il tessuto morto da quelli vicini sopravviventi, ed è detta perciò infiammazione delimitante. Segue la formazione di un tessuto di granulazione, che colma le perdite di cellule e tessuti e si trasforma da ultimo in connettivo cicatriziale. Quando la parte necrotica non può essere eliminata perché è situata profondamente, può venire separata dai tessuti vivi circostanti e incapsulata per mezzo di una solida barriera fibrosa dalla stessa infiammazione delimitante, seguita dalla formazione di connettivo. In questi casi il materiale necrotico o va incontro alla colliquazione, così che ne risulta una formazione cistica, oppure più di frequente diviene sede di deposito di sali di calcio (calcificazione). Le cause della necrosi si distinguono in dirette e indirette: al primo gruppo appartengono i traumi (compressione, schiacciamento, spappolamento di tessuti); l’azione del freddo e del caldo oltre i limiti tollerabili (congelamenti, scottature); quella dei raggi Roentgen e del radio (radiodermiti ulcerose); le forti scariche elettriche; l’azione tossica di molte sostanze organiche e inorganiche e dei veleni prodotti da alcuni microrganismi patogeni. Cause indirette di necrosi sono le gravi ischemie permanenti e l’interruzione dell’innervazione; a questi fattori sono dovute le necrosi da decubito, riscontrabili nelle zone soggette a compressione e a lievi traumi in malati che presentano lesioni distruttive dei centri nervosi o dei nervi periferici.
blumarina1
2007-02-11 13:37:20 UTC
Febbre alta e parte tumefatta e dolente


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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